Per la prima volta, la struttura di un percorso professionale di coaching disponibile in un’app.
IL BISOGNO PERCEPITO ALLA BASE DI DOTS
Un processo evolutivo/trasformativo non è MAI lineare. Si assiste a continui “tira e molla” fino al raggiungimento di un assestamento, che può essere il nuovo stato raggiunto o la regressione al precedente.
L’impulso alla transizione può essere un evento indipendente, un momento formativo, di coaching o di mentoring o qualunque altro stimolo all’uscita dalla zona di comfort. Per continuare nel tempo esso ha bisogno di molta energia, poiché è sempre attiva la tentazione alla regressione (involuzione) allo stato precedente.
Serve dunque una costante manutenzione, che però non è sempre possibile garantire con sessioni di coaching o conversazioni con una persona di riferimento. Ecco quindi l’esigenza di un sistema che offra un accompagnamento/reminding/rinforzo continuo, soprattutto quando l’individuo è impegnato nel raggiungimento di un obiettivo significativo.
DOTS è pensata per registrare e rendere disponibili in modo semplice e organizzato gli apprendimenti e le scoperte che si manifestano sia nelle sessioni di coaching che fuori di esse (in azienda, a casa, in situazioni di agio e di disagio).
Come DOTS opera.
Spesso dimentichiamo. Dimentichiamo di aver capito, dimentichiamo di aver deciso e dimentichiamo di essere capaci. Dimentichiamo di avere eseguito con successo azioni congruenti con le nostre decisioni e sperimentato, filtrandole, quelle che hanno funzionato per noi. Dimentichiamo anche una parte di quanto appreso in un efficace programma di sviluppo individuale, quale è tipicamente il coaching.
Non c’è nulla di nuovo, in realtà. Lo affermava già lo Psicologo Hermann Ebbinghaus alla fine dell’Ottocento, quando dimostrava che, già dopo pochi minuti dall’apprendimento, si è perso parte di quanto appreso e dopo soli 20 minuti si ritiene circa la metà; dopo un giorno si ricorda appena il 30% e, dopo circa un mese, ci si assesta sul 25%. In un mese, quindi, si perde normalmente il 75% di quanto appreso.
Come si possono, dunque, mantenere gli apprendimenti? Continuando a ricordare e ad esercitarsi sugli apprendimenti stessi. DOTS in primo luogo permette di ricordare quanto ci è più utile per il percorso/momento in cui siamo. Lo fa, in sostanza, registrando (in modo organizzato) gli apprendimenti dell’individuo, per poi restituirgli periodicamente (in modo programmato) oppure on-demand (nei momenti in cui l’utilizzatore lo richiede), i contenuti della sua knowledge base. Il sistema è in sostanza una repository dinamica e continuamente alimentata di apprendimenti specifici e personali, organizzati e raggruppati per temi, che l’individuo accumula e a cui può sempre accedere, contando sulla capacità dell’App di restituire ed evidenziare quelli più significativi.
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